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Mauri's Zone
Le mie auto
Il progetto 138, destinato allo sviluppo di un'erede per la 128, venne avviato nel 1972. L'obiettivo era quello di dare alla media Fiat, la cui linea, troppo tradizionale rispetto alle nuove tendenze (Volkswagen Golf, Renault 14) ne penalizzava le vendite sui mercati esteri, un nuovo look. Per la prima volta nella progettazione di una vettura Fiat, il marketing ebbe un'importanza determinante nella definizione dell'estetica della vettura, "imponendo" la realizzazione di un'autovettura a 2 volumi con portellone posteriore, abitabilità per 5 persone, interni funzionali e "spiccata riconoscibilità rispetto alla concorrenza".
Il centro stile Fiat, guidato da Gianpaolo Boano realizzò una berlina di dimensioni contenute (meno di 4 metri di lunghezza), con avvolgenti paraurti in plastica (incorporanti anche le luci) e caratterizzata da un forte contrasto fra elementi circolari (fari, maniglie porta) e linee tese (fiancata e coda). Per contenere i costi di produzione, venne elaborato un particolare processo produttivo per la realizzazione dei costosi paraurti sintetici.
Anche gli interni, con plancia e pannelli porta, completamente in plastica, stampati in pezzo unico erano improntati alla massima funzionalità ed abitabilità. Un altro tocco di "modernità" al modello era dato dall'assemblaggio automatizzato (attraverso l'uso di robot) di buona parte dell'autovettura. La meccanica invece era (incluso il pianale, allungato nel passo) la stessa della 128: trazione anteriore, sospensioni a ruote indipendenti McPherson davanti e dietro e impianto frenante di tipo misto. Il cambio manuale poteva essere a 4 o 5 marce. La Ritmo, questo il nome scelto per il nuovo modello (ma sui mercati anglofoni, per evitare imbarazzanti confusioni col ciclo mestruale femminile, venne chiamata Strada), debuttò al Salone dell'Automobile di Torino del 1978. Le CL, meglio rifinite, avevano anche il cambio a 5 marce (optional sulle L). La vettura, pur bene accolta sia in Italia che in Germania, venne criticata per la scarsa qualità delle plastiche utilizzate e per i pannelli porta completamente privi del minimo inserto in tessuto. La Casa corse ai ripari nel settembre del 1979 con l'introduzione della versione speciale Targa Oro, caratterizzata dalla verniciatura in color visone metallizzato con filetto dorato lungo tutta la fiancata, dai paraurti di colore scuro, dai cerchi specifici (con parti color oro) e dalle finiture interne curate (sedili e pannelli porta in velluto pregiato). Le Targa Oro, disponibili sia con carrozzeria a 3 che a 5 porte, erano basate sulle 65 per il mercato interno e sulle 75 per i mercati esteri. Sempre nel '79 la gamma venne arricchita della versione 65 5p CL Automatica, equipaggiata con un cambio automatico di derivazione Volkswagen. Le ambizioni della Ritmo furono chiare quando Gianni Agnelli la presentò, col nome di Strada e le modifiche del caso (paraurti ad assorbimento, motore 1500 a iniezione dotato di dispositivi antinquinamento e cambio automatico di serie), ai venditori americani. L'operazione, conclusasi 3 anni dopo, non molta ebbe fortuna. |
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Nel 1980 venne introdotta anche la Ritmo D (solo 5 porte), equipaggiata con un 4 cilindri diesel di 1714cc da 60cv. La D era disponibile negli allestimenti L e CL. Nel 1981 le versioni 65 (CL e Targa Oro) e 75 vennero sostituite dalle Super 75 e Super 85, con, rispettivamente, motore di 1301cc da 75cv e 1489cc da 85cv e allestimento ricco (paraurti neri con fendinebbia, finiture curate). Le Super erano disponibili solo con carrozzeria a 5 porte. Lo stesso anno debuttarono anche la Ritmo 105 TC e la Ritmo Cabrio. La prima, solo con carrozzeria 3 porte, aveva un look sportivo giustificato dai 105cv erogati dal motore bialbero di 1585cc che la spingeva. La Ritmo Cabrio, realizzata da Bertone, aveva la meccanica della 85. L'ultima novità della Ritmo prima serie fu la 125 TC Abarth del 1982. Mossa da un bialbero di 1995cc da 125cv, la versione curata dalla Abarth aveva una carrozzeria (solo 3 porte) molto sportiva (parafanghi allargati, codolini laterali, cerchi in lega, strip adesiva laterale, alettone posteriore in gomma alla base del lunotto, sedili e volante racing). |